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L’esercito del like

I guru del marketing di Facebook stanno pensando di sostituire la parola “fan” e “diventa fan” con il “like”, “mi piace”, solo perchè gli utenti cliccano il doppio delle volte su “like” che su “become a fan”.
A me sembra una presa di posizione un po’ superficiale come lo è quella di considerare il click dei like quale un valore fondamentale perchè numericamente e quindi statisticamente più valido. Insomma dalle impression ai like (vendo 50 like a 50 euro…) il passo è breve, anche e soprattutto per quanto riguarda la gestione di un brand.

L’esercito del like di Facebook è quello che non ha tempo per riflettere e fermarsi a commentare, ad aggiungere veramente valore ad una discussione, ad approfondire. E’ come trovarsi davanti ad un fast food senza entrare ed ordinare veramente qualcosa.
Il passaggio dai post sui blog, magari anche molto articolati, ai tweet da 140 caratteri, all’esprimo apprezzamento su Facebook è una transizione del web in parte dolorosa: meno pagine scritte, meno idee (che invece vengono sempre più condivise) e teste pensanti. L’informazione di bassa qualità colpisce un gregge di pecore più nutrito per il quale fare “beee” o “like” è la stessa ed identica cosa.


Commenti

3 risposte a “L’esercito del like”

  1. Avatar Brad.dd
    Brad.dd

    Stavo per mettere “Mi Piace” sul reader a questo post e mi sono sentito stupido ;) ora sarò inibito per un po’ ma quello che dici è vero fino ad un certo punto visto che è complicato trovare l’equilibrio tra l’enormità di spunti e il tempo necessario a dare un valore aggiunto. A quel punto il like è un modo per dire che intanto ti ho letto, magari avrei qualcosa da aggiungere, ma non ce la farò in questa vita ;)

  2. E già. E’ un pò superficiale come decisione, e soprattutto anche particolarmente markettara…

  3. […] i post si discutono altrove (es. ff o Twitter), sempre meno in calce, dove si dovrebbe. Circolano meno idee, meno visitatori e meno parole: il trend è rappresentato dai famigerati 140 caratteri. […]

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