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Culture and Economy

In Italia chi fa cultura (o almeno prova a coltivarla) è uno sfigato, un radical chic, un disadattato, perchè in molti rami della società ciò che non viene visto come attività di profitto è un hobby (mi viene in mente Peppino De Filippo che va a fare i lavori di casa dal capo ufficio).
Quelli che la pensano così forse sono barbari, non lo so, l’unica cosa che penso è che niente cultura niente sviluppo.

La Cultural Heritage è oggetto di studio in tutta Europa perchè l’unione tra patrimoni ereditati e competenze porta ad una vera e produttiva valorizzazione della cultura, all’economia creativa ma anche allo sviluppo del territorio. Se con la cultura si mangia ovunque tranne che in Italia la Regione Puglia è diventata un caso da prendere ad esempio per quanto riguarda gli oculati investimenti in cultura.

L’Italia non è in grado di sfruttare l’immenso patrimonio che ha perchè spesso le Soprintendenze sono peggio dei partiti politici e questo crea divisioni, oligarchìe tra un ente e l’altro spaccando un sistema Italia che dovrebbe avere una visione unitaria e coordinata degli interventi a favore dei beni culturali. Non bastano quelle poche fondazioni, associazioni e realtà virtuose a operare sul territorio: gli amici del Teatro Civico 14 credo siano tra i pochi esempi di sacrifici che portano più o meno frutti se non direttamente economici per la loro attività almeno culturali e di valore (anche economico) per un territorio.

In questo periodo mi sto occupando del rilancio dell’immagine di alcuni musei qui in Provincia e dunque sto studiando alcune problematiche che vorrei risolvere: poichè ho a disposizione un budget davvero misero ho deciso di puntare tutto sulla Cultura, sul far venire fuori storie, valori, emozioni.
In tal senso mi hanno colpito due commenti (che non ho tempo di indagare) a corredo di un articolo de Linkiesta che ho già citato qui sopra nel post: uno è di un commentatore che dice che a Basilea (città Svizzera con 180 mila abitanti) nei 5 giorni della fiera dell’arte vengono vendute opere per circa 500 milioni di euro, l’altro fa delle considerazioni sull’incapacità di fare merchandising da parte dei nostri musei fermi al prezzo del biglietto (in tutto il mondo hanno capito che questo non riesce mai a coprire i costi).

Hai qualche esempio di museo e Bene Culturale virtuoso in Italia o all’estero?


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