Per fortuna ci pensa Luca a demolire le distorte dichiarazioni di Barack Obama riguardo i giornali e la blogosfera scritte sulla Stampa:
Sono un appassionato di giornali» dice subito il presidente, confessando la dipendenza dal mondo della carta stampata, in evidente affanno a causa del calo delle vendite e della pubblicità. Da qui l’intenzione di dedicare tempo e iniziative per «affrontare la sfida» di consentire ai quotidiani tradizionali di continuare a offrire «integrità giornalistica, cronache basate sui fatti e indagini svolte con serietà» occupandosi del nodo di «chi paga per avere tutto questo». Per quanto riguarda il web, invece, la sfida più importante – secondo il presidente – «è il rispetto dell’etica da parte dei nuovi media».
«Sono molto preoccupato per il tipo di informazione che circola nella blogosfera – spiega – dove si trova ogni sorta di informazioni e opinioni senza che vengano verificate, con il risultato di portare gli uni a gridare contro gli altri, rendendo più difficile la comprensione reciproca». Per «verifiche» Obama intende il «fact-checking» ovvero la consuetudine nelle redazioni tradizionali di verificare con cura quanto poi viene pubblicato.
In generale è assai sconveniente usare Obama come cavallo di troia; farlo nella presunta lotta giornalisti contro blogger quando egli li cita una sola volta è poi abbastanza divertente, così come il tentativo finale di screditare la blogosfera che ha l’effetto contrario di pubblicizzarla a più non posso quale media interessante da monitorare e seguire.
Mi spiace solo che anche Vittorio Pasteris abbia rilanciato la notizia sul suo blog senza una rettifica (evidentemente non ha letto la fonte originale.
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