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Eravamo quattro amici sul social network



Il video della campagna Unplug your friends realizzata da Meetup

Qualche post indietro mi chiedevo quanti ancora non fossero a conoscenza dei blog e del Web 2.0. E’ più facilmente calcolabile la penetrazione di Internet e della banda larga che le abitudini d’utilizzo della Rete delle persone: c’è chi la usa per inviare solo email e navigare, chi in occasioni lavorative, altri per divertirsi con il multiplayer giocando online o rimanere in contatto con gli amici lontani che conosci da sempre.

Mi rendo conto che, per fortuna, non tutti hanno gli stessi interessi nel volere sfruttare Internet in modo costruttivo prendendone le cose belle e le opportunità che offre: sentire giornalisti alla radio dire “cioè qui non siamo come su Internet dove chiunque può dire la sua senza essere accusato di nulla” è quanto di più anacronistico possa circolare oggi.

Non stupisce quindi la ancora scarsa diffusione e percezione dei social network. Lo dimostra un sondaggio condotto da Synovate in 17 Paesi (Bulgaria, Canada, Francia, eccecc) tra i quali non è presente l’Italia.
Nella fascia d’età 18-65 è venuto fuori che il 58% non conosce cosa siano i social network: Germana, Giappone ed Usa sono in ordine decrescente gli stati più “informati” sui social network.

Qui di seguito invece una tabella con i servizi più utilizzati suddivisi per Paese:

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I social network più utilizzati in alcuni Paesi via Synovate

Come vedete MySpace e Facebook si contendono lo scettro di più “conosciuto” ma c’è spazio anche per gli altri. L’analisi poi parla anche degli atteggiamenti nei confronti delle reti sociali: ad esempio il 79% dei brasiliani vede nei social network un pericolo, vuoi per la propria privacy (le persone sono sempre più attente alle informazioni personali che condividono pubblicamente) o la sicurezza dei bambini.

Lo studio presenta altri dati che consiglio di visonare soprattutto a chi intende fare del social media marketing.
C’è poi un fenomeno che oserei dire opposto a questa indagine: lo “screen addicted” ovvero i “drogati da monitor” ha portato quelli di Meetup a realizzare la campagna “Unplug your friends” contro questa epidemia.

Forse però inviare una email ai cari amici non è il metodo migliore per farli alzare dal PC e portarli nel mondo reale delle amicizie.


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