Con le ultime novità Facebook si è avvicinato non solo a Google ma anche a servizi di editoria sociale come Digg. Tanto è vero che mi sono chiesto da subito quale fosse l’algoritmo scelto da Facebook, se EdgeRank o un sistema più complesso, per calcolare i Top Posts, la formazione delle Notizie più rilevanti per gli utenti.
Se con Timeline Facebook diventa un diario (non proprio personale, anche se hanno aggiunto nuovi pulsanti per estorcere le informazioni più disparate come mostra l’immagine, non è vero che la mia vita sia sicuramente quella che “mostro” su Facebook) con il nuovo Graph Rank si misureranno le relazioni tra le persone ed i loro gusti.
Un grande archivio di interazioni e applicazioni tra le persone che va dall’assicurazione dell’auto più economica all’acquisto del primo passeggino per comprendere le differenze profonde tra il semplice “mi piace” e invece il grado del gradimento o del disprezzo.
E dal punto di vista di chi deve fare SEO ossia ottimizzare i contenuti? Il Graph Rank probabilmente analizzerà le statistiche dell’Open Graph e consentirà di fornire indici e misure sull’attività e l’engadgment degli utenti per decidere quale contenuto o Timeline mostrarci per prima, quale applicazione usare e come, influenzando così il nostro comportamento all’interno della rete sociale.
Le variabili saranno così tante che probabilmente non ci sarà una unica strada per i brand per fare business su Facebook almeno fino a quando Zuckerberg non deciderà come vuole realizzare le nuove pagine (dal 30 Settembre ad esempio non si potrà più fare l’invio di un messaggio a tutti i fan della pagina).
A me non piace che un algoritmo debba decidere o conoscere così tanto di me e quindi diventerò un bugiardo digitale: non te la prendere.
Photo: via Marco Castellana su Facebook
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