Ah, quanto tempo è passato dal vecchio sito del turismo italiano subito naufragato insieme alle speranze d’innovazione.
Durante il video della conferenza stampa di presentazione del portale Italia.it che si è tenuta ieri, Vittoria Brambilla usa termini tecnici che probabilmente conosce pochissimo (e non è la prima volta, vedi il video sopra) esibendosi in divertenti supercazzole. Nessuna sorpresa, è raro che in Italia vinca il merito.
Superiamo le sensazioni ed andiamo al sodo con le mie prime impressioni e considerazioni sparse.
Il sito del turismo italiano Italia.it (raggiungibile anche da Italy.it) è stato lanciato in versione Beta (termine ormai di moda anche nel caso di una pagina HTML) ed è stato realizzato in collaborazione con l’ente pubblico Aci che, è proprio il caso di dirlo, è venuto in soccorso realizzando il sito in circa 14 giorni a titolo gratuito. La premessa quindi è: non vi aspettate nulla di innovativo, siamo già in grosso ritardo sul Web rispetto agli altri Paesi dunque accontentatevi, magari lo sistemeremo con calma nei prossimi mesi.
La domanda sorge spontanea avrebbe detto Lubrano: che senso ha pubblicare online quella che non è neanche lontanamente una bozza del progetto finale? Sentire pronunciare dalla Brambilla “portale” e poi subito dopo “web 2.0”, “community” e poi collaborazione fa venire i brividi.
Italia.it doveva essere online nella sua prima versione statica (quella finale arriverà ad Ottobre) già questa mattina ma sembra ci siano stati dei problemi ed è stato pubblicato online solo da qualche ora. Queste sono le linee guida e la presentazione del portalone del turismo Italia.it (file .PDF) con le finalità e la filosofia che è stata usata nella “progettazzione” (cit. documento pagina 3).
L’homepage del portale per il quale – secondo quanto dichiarato da Brunetta – verranno spesi “solo” 5 milioni di euro (Il Sole 24 ore parla di 10) si apre con il messaggio del Presidente del Consiglio (quale scelta migliore per promuovere l’Italia!?):
Italy is the country of sky, sun, and sea. A magical place that has the ability to enchant and win the heart of those who live here, as well as those who are visiting, or discovering Italy for the first time. It is a country that surprises us with profound emotion, through its landscape, cities, treasured artworks, fine cuisine, and music. For myself and my fellow Italians and for people coming from around the world, traveling through Italy means exploring art and beauty. Italy is magic. Explore it. You will fall in love
Turista straniero: “Presidè ma io e te che cazzo se dovemo dì?
Silvio Berlusconi è il solito megalomane, l’Italia è cosa sua, pure il sito ufficiale del turismo espone una pessima foto dell’imprenditore italiano più noto che cavalca tutti gli stereotipi del nostro magico Paese. Povera patria.
Il sito web non è completamente validato ma non ci sono grossi errori: probabilmente un freelance con un budget più ridotto (ma direi anche gratis) avrebbe fatto di meglio, soprattutto dal punto di vista grafico ed organizzativo. Contrasti tra colori sbagliati, immagini banali e giganti, insomma l’impressione è che non ci sia una filosofia sotto questo progetto ma sia tutto molto arruffato ed abbozzato. Ci sono molti link e sezioni completamente esterne al sito (il meteo), spesso si fa confusione a distinguere le parti del portale: la scelta del colore bianco come background è vincente solo se tutto il resto funziona ed è distinguibile.
Per far girare il sito sul server hanno usato dell’open source, cioè Apache. Bene, peccato che Italia.it sia troppo spesso lento: 4.21s per caricare la homepage che pesa 1952.6k.
Ci sono alcuni spunti ed idee interessanti ma Italia.it sembra più la trasposizione online del banalissimo DVD “magnifica Italia” (quello regalato da Berlusconi al G8) le cui immagini sono state scelte da Berlusconi in persona (e montate da qualcuno di Mediaset?) che un progetto solido proiettato verso il futuro con varie fasi di sviluppo.
“Cerca Italia”, fatto in due settimane, è un motore di ricerca di informazioni riguardo le località turistiche che mi sembra indicizzi con alta priorità contenuti presenti sui siti istituzionali: non bastava fare un accordo con Google ed integrarne uno potente anche qui davvero a costo zero? Una query di Cerca Italia ci impiega un bel po’ di tempo circa 3.155s con un peso per la prima pagina di 87.2k.
Si è preferito far realizzare questa sezione da Seat Pagine Gialle che – il mio intuito e lo stile usato – mi dice abbia messo lo zampino con la sua tecnologia anche in altre sezioni di Italia.it. Ad esempio nella mappa.
Per un sito turistico che deve informare e soprattutto invogliare all’acquisto (perchè così è stato presentato) ed alla vendita di pacchetti NON basta un semplice form di contatto con il link “Contattaci”. Ci sono gli eventi ma bisogna andarli a pescare in un motore di ricerca lento e poco usabile. Nel sito sono assenti i feed RSS.
Effetti pacchiani e da circo poi sono: il video “magnifica Italia” con il logo Magic Italy e relativa rivista in lingua inglese da sfogliare anche online (l’idea in teoria non è neanche malaccio), gli strabilianti tour virtuali d’Italia presentati come una innovazione mondiale (peccato che sono anni che si realizzano, sia in Flash che Java) ma che potrebbero funzionare solo se realizzati con criterio.
Mancano comunque i riferimenti ai diritti dei contenuti usati su Italia.it: sono stati ripresi quelli del vecchio progetto o è stato buttato tutto (sai che spreco!)? I soldi che avevano finanziato il vecchio progetto sono stati spesi e finiti tutti in IBM o saranno usati nel nuovo?
Italia.it è troppo 1.0. Brunetta fa lo splendido in conferenza stampa affermando che presenteranno il progetto di Italia.it ad una importante conferenza in Oriente ma forse dimentica che Italia.it non è ancora tradotto in lingua Giapponese e Cinese. Chissà se a loro basterà sapere che “chist’è ‘o paese do sole” per prenotare una vacanza in Italia.
[UPDATE]
– Roberto giustamente parla della mancanza dell’accessibilità di Italia.it.
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