Rosaria Capacchione, nota per aver scritto in questi suoi anni d’attività inchieste sulla camorra e sul clan dei casalesi ben prima di Roberto Saviano, si è candidata alle Europee con il PD. Discutibile la sua scelta, quella del partito che non l’ha di certo favorita (nella lista è al numero 2) perchè la candidatura di una giornalista totalmente estranea alla politica e non iscritta al partito ha evidentemente portato dei malumori. Non è di questo che voglio parlare nè è mia intenzione pubblicizzare nessun personaggio politico, preciso che questo blog non è sotto par condicio dunque parliamo dei fatti, delle notizie rilevanti, che interessano a noi.
La vera notizia è che qualcuno sta boicottando la campagna elettorale della Capacchione strappando i manifesti elettorali, minacciando gli stessi attacchini. Il suo volto non è gradito a Caserta, a Casal di Principe, nell’intero hinterland casertano. Eppure ha ricevuto offerte di voto dalla stessa camorra.
Il video sopra mostra alcune persone che hanno deciso di darsi da fare ed aiutare la Capacchone attaccando di loro pugno i manifesti elettorali.
Non immagino quanti giorni dureranno questi manifesti ma sono il segno evidente che la malavita organizzata da queste parti ha tutto l’interesse di avere i politici come amici.
Ed allora può venire il sospetto che, chissà in maniera quanto inconsapevole, questi volti dei politici rappresentino il benestare della camorra, come se ci fosse un legame sottinteso tra una intera classe politica e gli interessi dei criminali. La sensazione è che a causa di questi giochi di potere un normale cittadino non possa fare politica, che sia fuori dalle scelte che contano ancora prima di cominciare una vera “carriera” politica. Nella prima Repubblica i partiti sostituirono la Democrazia mentre con il passaggio alla seconda Repubblica la mafia e la camorra hanno quasi completamente sovrastato gli stessi partiti. Ci siamo allontanati così tanto dalla Democrazia (c’è mai stata?) che ormai sembra una ridicola pretesa.
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