Sono passati ormai circa 2 anni dalla mia idea del RoyalCamp: fare un BarCamp nella città di Caserta in una location incredibile come la sua reggia. Non erano manie di grandezza ma scelte troppo coraggiose.
Al fine di scavalcare l’ottusità della Soprintendenza ai Beni Culturali chiesi un aiuto alle istituzioni locali. L’allora assessore alla Provincia del PD Franco Capobianco (il poco tempo a mia disposizione per occuparmi veramente di ogni dettagilo, coinvolto oggi in vicende giudiziare che non voglio commentare, fino a prova di giudizio si è innocenti) mi ricevette nel suo studio su Corso Trieste tenendomi a colloquio per circa 45 minuti. Era palesemente interessato a questo mondo, alla ventata di novità ed ottimismo, curioso di capire cosa fosse un BarCamp glielo spiegai in ogni modo. Alla fine provò anche a chiamare un suo amico ingegnere che lavorava in una società di Information Technology per chiedergli se ne sapesse qualcosa (ovviamente non ne sapeva nulla).
Mi consegnò ad una giovane dottoressa che lavorava negli uffici provinciali fiducioso che il progetto in qualche modo sarebbe andato avanti, convinto di poter superare difficoltà logistiche ed organizzative.
Così non fu. Tra riunioni rimandate e mai concrete, il poco tempo a mia disposizione per occuparmi veramente di ogni dettaglo, l’assenza di sponsor ed interessi esterni, l’indifferenza da parte di aziende, blogger campani e perfino quella di amici, il RoyalCamp sfumò pian piano. E con esso l’idea di un Rinascimento 2.0, così mi piaceva chiamarla.
E’ stato dura mandarla giù, non amo i fallimenti, quando non porti a termine un progetto ti rimane sempre una sensazione di vuoto come se avessi sprecato tempo ed energie per nulla.
Non nego di avere avuto grosse responsabilità in questo insuccesso, d’esser stato incapace di entusiasmare, organizzare ed al tempo stesso aggregare quando qualche blogger mi ha chiesto di unire le forze.
Forse ho la memoria corta ma è sintomatico che in Campania finora il numero dei BarCamp organizzati sia pari a: ZERO. Ho provato a guardare avanti, a ridefinire questi incontri, ad ascoltare input come quello proposto da Francesca Ferrara di fare un Working Capital candidando la città.
Non lo so, ci penserò, intanto ti lascio con la domanda sopra: perchè in alcune regioni del Sud (la maggior parte) figure come i blogger si uniscono con più difficoltà? E’ solo un problema di cultura digitale e digital divide?
P.S. A proposito di BarCamp nel prossimo weekend tra i sassi si tiene il collaudato MateraCamp. Non so se ci sarò ma facci un salto se puoi.
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