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Italiani furbi, Italiani pirati

Ho già parlato della nuova legge sulla pirateria che intende fare questo governo. In questo post auspicavo che i presenti agli Stati Generali del Cinema raccontassero com’è andata, qual è la linea e la politica delle istituzioni ed i pareri delle associazioni presenti (ad esempio sulla ridicola uscita del fatto che la SIAE voglia tassare l’ADSL).
Gigi ha cercato di far capire che un atteggiamento poliziesco nei confronti di chi scarica è completamente inutile mentre Stefano scrive un interessante resoconto dal quale escono fuori due cose interessanti:

– Il presidente dell’ANPAV ha portato dei dati – di cui purtroppo non poteva citare la fonte, che dimostrano che il 17% della pirateria mondiale e’ fatta in Italia.

– Il presidente di Univideo ha anche notato che basta che in un paesino arrivino 5 accessi a larga banda, che la videoteca chiude, perche’ questi 5 diventano distributori di copie pirata

Queste ricerche, dati, dove sono? Qualcuno li ha a disposizione ed ha voglia di condividerli? O si fondano sul cliché dell’italiano furbo?
Ciò che ne esce fuori per questi signori è che Internet sia un problema, un pericolo più che una vera occasione. E questo suona davvero molto anacronistico e preoccupante per il futuro di questo Paese.


Commenti

4 risposte a “Italiani furbi, Italiani pirati”

  1. Tutto ciò è davvero troppo ridicolo!!!

  2. Difatto la questione “pirateria” e’ usata come un trojan ( cavallo di troia) per far entrare nella mente di chi non utilizza internet che il mondo della rete e’ fatta da cattivi individui privi di scrupoli…hanno ciccato completamente con la tv ora provano questa strada.
    Malgrado questa pubblicità regresso in molti hanno capito che e’ solo grazie alla rete che si hanno informazioni precise serie su come sopportare e scavalcare le iniquità quotidiane.
    P.S. comunque quel signore dovrebbe ricordare che le videoteche prosperavano solo per la copiatura dei dvd quindi…e’ solo cambiato il metodo di copiatura.

  3. quasi quasi ci inventiamo due dati di ‘segno’ opposto e li spariamo su web, così vediamo chi vince :-)

  4. […] – La quantità media di tempo che gli italiani trascorrono su Internet è calata dal 2007 al 2008 secondo una ricerca di JupiterReserach (forse questa?). Gli italiani non erano quei pirati che generevano (con il loro 70%) una grossa fetta del traffico mondiale del peer to peer? […]

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