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Rifiutifull

Video lezione realizzata dal giornalista Matteo Incerti sul ciclo integrato alternativo ad inceneritori e mega discariche

L’emergenza rifiuti è una vera e propria crisi che finora non ha trovato soluzioni efficaci. Qualcuno ha anche parlato di sbronza De Gennaro.

A leggere questo articolo de Il Sole 24 ore non c’è che da stare allegri e tranquilli anzi si prospetta nei prossimi mesi uno scenario preoccupante, forse ben più drammatico di quello degli ultimi giorni. Perchè la pioggia di oggi lascerà il posto al primo tiepido caldo. Perchè le altre regioni, la Germania, non possono più sobbarcarsi la monnezza della Campania. E se qualcuno in campagna elettorale proverà a strumentalizzare questo tema ricordategli che alle parole devono seguire dei fatti che possono fare già ora senza attendere che salgano a Governare: un’alternativa agli inceneritori probabilmente c’è e lo dimostra in parte il video sopra.
Anche quello più moderno di Brescia non è uno stinco di santo come è possibile vedere in questo filmato o ascoltare ciò che dice Stefano Montanari sulle nanoparticelle.

In Rete e su YouTube ci sono tante risorse – a volte anche contrastanti – che possono aiutare i cittadini ma anche le istituzioni a comprendere come trovare una soluzione definitiva. Perchè questa telenovale di “Rifiutifull” finisca una volta e per sempre e non si giochi più al “giro del commissario“.


Commenti

4 risposte a “Rifiutifull”

  1. Ciao.
    Io abito a 20km da Brescia e quell’inceneritore lo conosco bene. Come conosco bene le decine di discariche che l’ASM (or A2A) ha nelle aree poco distanti.
    E’ ovvio che se la domanda è “è meglio averlo o no l’inceneritore” è difficile trovare qualcuno che dica “lo voglio!”.
    Ma la domanda è ” cosa me ne faccio dei rifiuti”?
    Se mi trovi una risposta che non preveda l’inceneritore ma qualcosa di meglio, sono pronto ad ascoltarla.
    Nella mia città, Montichiari, abbiamo parecchie discariche, e ti assicuro non è piacevole.
    Però grazie a quelle, la città ha avuto disponibilità economiche che le hanno permesso di essere un passo avanti rispetto a molte città anche più grandi di altre zone. E chi ci vive ne ha beneficiato.
    Certo è un compromesso, ma pensi che i paesi che sono a qualche chilometro di distanza dalla discarica, pur non essendo sul loro territorio, hanno avuto qualche vantaggio a non ospitarle?
    Io ho sempre detto che se devo avere qualcosa di pericoloso vicino, voglio almeno avere la possibilità di essere coinvolto. Perchè se è in mano ad altri, io ho lo stesso rischio e non posso nemmeno fare i dovuti controlli.
    Facile dire no! Alternative? l’immondizia in strada come a Napoli!

  2. @felter: Ciao Roberto. Non sono un tecnico ma non sono contrario agli inceneritori: è ovvio che siano preferibili ad avere l’immondizia nelle strade. Certo è interessante trovare anche soluzioni alternative come il TMB. Ciò che temo invece è che non vengano bruciate ecoballe ma rifiuti non a norma (che come sai sono proprio quelli presenti in massa nelle strade e quelli accumulati siti di stoccaggio in Campania).
    Infatti i cittadini dovrebbero essere coinvolti,informati,conoscere come vengono spesi i soldi della tassa sui rifiuti che spendono profumatamente per poi ritrovarsi nell’immondizia. Credo che prima di realizzare un inceneritore bisogna costruire un solido ed efficiente ciclo di rifiuti.

  3. […] (atto secondo) Read Comments  View blog reactions Tags – Parole Chiave:ciclo rifiuti, commissione parlamentare inchiesta rifiuti, de gennaro,emergenza campania immondizia […]

  4. […] Continua la telenovela “Rifiutifull”. Gli altri due episodi dei miei post sono disponibili qui e qui. […]

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