Ho riscoperto questo pezzo di Renato Zero durante “Nuha o vite di scarto“, uno studio teatrale di Anna Redi. Il pezzo non è niente male e non è per nulla triste, almeno per me.

Ventisette è un numero strano, non sa nè di carne nè di pesce tanto che mi era venuto in mente di fare un post decalogo di quello che ho capito in questi anni e ciò che devo ancora comprendere. Mi è passata la voglia, anche di fare bilanci.
Per vincere il tempo che sfugge in fondo c’è un solo modo ed è quello di vivere.
Ho passato parte della mattinata a rispondere ai messaggi d’auguri su Facebook, via cell, email (per fortuna non c’è stato quasi nessun thread su Friendfeed!) dunque per oggi stacco tutto. Ringrazio gli amici che mi hanno fatto gli auguri e riempito di sorprese inaspettate.

Almeno oggi son felice se sono depresso. ;)

2 Comments

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  • Se proprio 27 non ti sanno né di carne né di pesce, magari potremmo fare a cambio. Io vado per i 37 (manca ancora qualche mese però).

    Auguroni di buon compleanno caro Dario, a presto!