E’ lo sport più praticato nella nazione Italia, viene subito prima del calcio. Si può praticare a mezzo stampa, usando il Web ed i social network più “evoluti” (come Facebook, Twitter, lo sconosciuto Friendfeed), attraverso il cellulare e perfino tra i tavolini di un lounge bar ma solo se ha il wi-fi. Chi gioca all’attacco lo fa in pubblico, chi crede di difendersi in privato.

Le due tattiche, seppure in apparenza distinte, portano a far si che ogni partita finisca 0-0: il “bello” dello sport Denigrare è che i tifosi sono contenti così, a loro basta che si pareggi ovvero si perda tutti ed in tutte le partite. Puoi giocare a Denigrare sia d’estate tra gli ombrelloni della spiaggia che d’inverno nello chalet di montagna.
Tra i praticanti di questo sport ci sono diverse categorie di audaci della Domenica: dai politici ai cantastorie de borgata, dalle casalinghe agli operai, dai cosiddetti “blogger” ai giornalisti, dai commercialisti agli impiegati di settore.

Se vuoi essere bravo a giocare a Denigrare devi avere alcune caratteristiche tra le quali: la puzza sotto il naso, uno spiccato senso di acidità, un elevato tasso di cazzimma (termine tecnico usato dai coach che indica una particolare dote nel denigrare l’avversario senza pietà), un preciso gancio menefreghista, un SUV, un amore scarico.

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